Filosofia chassidica

Disambiguazione – Se stai cercando "Corrente ebraica chassidica", o "Chassidismo", vedi Chassidismo.
Disambiguazione – Se stai cercando "Chassidismo medievale in Germania", vedi Chassidei Ashkenaz.
Voce principale: Cabala ebraica.
Foto di una Chanukkià in porcellana a forma di 9 chassidim.

Per filosofia chassidica o Chassidut (ebraico: חסידות ḥasidût [χasi'duːt], parola alternativamente traslitterata con Hassidismo, Chassidismo, Chassidus ecc.) si intendono gli insegnamenti, le interpretazioni e le direttive dell'ebraismo rabbinico e della filosofia che sottostà al movimento religioso chassidico moderno.

La parola deriva dall'ebraico chesed (gentilezza) e dall'appellativo chassid (pio) che nella letteratura rabbinica più antica significa "colui che, conoscendo la stretta norma, fa più di quanto strettamente previsto dall´halakha".

Alcuni movimenti ebraici di antica data venivano anche chiamati con tale nome, per esempio gli Chassidei ashkenaziti della Germania medievale.
Oggi però la filosofia e il movimento chassidici fanno riferimento al movimento iniziato da Rabbi Israel ben Eliezer (il Baal Shem Tov) nel XVIII secolo in Podolia (ora Ucraina). I suoi discepoli più stretti svilupparono la rispettiva filosofia nel corso dei primi anni del movimento. Dalla terza generazione, i principali capi religiosi elaborarono differenti interpretazioni e si dispersero per l'Europa orientale, dalla Polonia e Ungheria alla Lituania e Russia dando origine alle diverse chassidut.

Lo stesso argomento in dettaglio: Maskil e Zaddiq.

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